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Nausicaa Ferro.
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"St. Mungo's Hospital for Magical Maladies and Injuries".I
corridoi perlacei erano identici ad ogni piano, stesse ubicazioni per finestre, piante e quadri.
Pianterreno: Incidenti da manufatti, esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma di bacchette, scontri tra scope, eccetera.
Lungo corridoio, sotto la terza finestra a sinistra pianta di ficus, nella sala d'aspetto in fondo diversi maghi e streghe ricoperti di bende e ingessature. Un grande quadro sopra un banco abitato da una piccola assistente guaritrice. Ronzio indistinto, starnuti e tossicchii vari.Le porte dell'ascensore si chiusero.Primo piano: Morsi, punture, scottature, spine, eccetera.
Lungo corridoio, sotto la terza finestra a sinistra pianta di ficus, nella sala d'aspetto in fondo maghi e streghe incerottati, ricoperti di pustole infiammate o ferite purpuree. Lo stesso quadro sopra il banco abitato da una piccola assistente guaritrice. Ronzio indistinto, lamenti e pianti vari.
Le porte dell'ascensore si chiusero, questa volta però uscì, era quello il piano per me.Camminavo lentamente, le mani riposte sotto il pastrano rattoppato da viaggio, evidentemente custodiva qualcosa in gran segreto.La sala d'aspetto era nulla rispetto a quello che si poteva intravedere dai lontani cancelli degli ascensori, decisamente più capiente e con una vasta scelta d'infortuni quel locale bianco e relativamente silenzioso era la rappresentazione perfetta del Limbo.La Ferro raggiunse una macchinetta posta appena sulla destra e lesse le istruzioni sottovoce. -Selezionare caso.. Tirare la leva... Ritirare il Perganumero...- si gettò un paio d'occhiate intorno, i più vicini erano un vecchio con due palpebre grandi come canotti e una fattucchiera delle paludi con una schifosissima gelatina verde oliva che gli impiastrava gli occhi. Che gran botta di...-Morsi e molta perdita di sangue sibillai in un buchino che recava l'etichetta "Parla qui". Tirai la leva e un ronzio sordo anticipò l'uscita del numero 59.
Presi il numero e mi sedetti su una poltrona,esausta.
Il sangue non smettevà uscire dal mio corpo...
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Aki Miketsukami.
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Ah! Signorina Miketsukami! Ho appena finito di curare due pazienti, grazie per essere venuta!
Si figuri signore, è un piacere!
Bene allora lascio tutto nelle tue mani, buon lavoro!
Grazie! Arrivederci!
Indossai il mio camice bianco e guardai la tabella dei numeri, era arrivato al numero 58. Bene, uscii dalla saletta e mi diressi verso la sala d'attesa li vicino, Prego, il numero 59?.
Mentre attendevo l'arrivo della persona con il suddetto numero notai la Ferro..sembrava più pallida del solito e teneva le mani sotto un lungo cappotto rattoppato.. -
Tom Felton.
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Quell'ospedale era un vero macello! Ogni santa volta che entravo mi perdevo sempre e non riuscivo mai a capacitarmi per i piani... Sinceramente non mi piaceva molto quel grazioso posticino forse perché aveva troppi familiari al suo interno, ad ogni modo dovevo andarci! Tra varie informazioni mi avevano detto di cercare una certa Guaritrice Miketsukami ma non avevo la più pallida idea di dove cercarla, ma alla fine ne vidi una e dissi
mi scusi cerco la Guaritrice Miketsukami sa dirmi dov'è???- mi guardai intorno e speravo di aver trovato la persona giusta. -
Nausicaa Ferro.
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La guaritrice chiamò il numero 59.
Zoppicai fino alla porta,stavo perdendo molto sangue per colpa di quei maledetti animali.
Vedevo tutto sfocato,ma riconoscetti lo stesso Aki.
Numero 59.-e gli porsi il bigliettino.
Aspettai che mi indicasse o dicesse qualcosa.. -
Aki Miketsukami.
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Tom Felton, uno dei giornalisti della gazzetta, non chiedetemi come facevo a conoscerlo, sapevo chi era e basta, si avvicinò a me e disse mi scusi cerco la Guaritrice Miketsukami sa dirmi dov'è???
Mi indicai con il dito Si, sono io, le serve qualcosa?
Mentre rispondevo vidi la sensei Ferro che si avvicinava zoppicante Numero 59. mormorò con voce bassa porgendomi il biglietto. Non sembrava stare affatto bene, altro che qualche taglietto, si vedeva in faccia che aveva perso troppo sangue. Mentre la sorreggevo per evitare che cadesse, feci arrivare una barella e la feci sdraiare sopra. La portai nell'ambulatorio e intanto chiesi Mi può dire cosa le è successo esattamente?
E se Felton mi voleva seguire bene, non potevo mollare una paziente, non in quello stato.. -
Nausicaa Ferro.
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Mentre ero li,per avere spiegazioni da Aki,ecco che la mia vita si deve trasformare all'inferno più assoluto.
Tom Felton.
Lo notai per caso,non dissi niente a riguardo.
Mentre ero su una barella spiegai con un filo di voce:Sono stata attaccata da un bel numero di schiopodo sparaconda-non sapevo se la ragazza sapesse che animali erano,quindi con quel poco di voce,dssii-sono animali molto pericolosi,sia femmine che maschi.-le femmine mi avevano succhiato un bel pò di sangue... -
Aki Miketsukami.
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Ascoltai la ragazza ed intanto esaminavo le ferite. I guanti si sporcarono quasi subito di sangue, dovevo intervenire al più presto. intanto tentai di farla parlare per evitare che si addormentasse..non era il caso. Mi dica, come ha fatto ad essere attaccata, è per caso andata nella foresta senza le dovute precauzioni?
Fortunatamente non c'era niente di rotto ma un semplice Sanatum non sarebbe servito. Ringraziai mentalmente mia nonna per avermi insegnanto la magia curativa e dissi, puntando la bacchetta contro la ferita Vulnera Sanentur. La ferita cominciò a richiudersi lentamente Ferula! delle bende avvolsero la zona ferita, era sempre meglio bendare la ferita anche se ormai quasi del tutto guarita.
Riposi la bacchetta, tolsi i guanti e dissi è arrivata qui appena in tempo, non è necessaria una trasfusione ma le consiglio di rimanere sdraiata ancora un po'.Dia tempo al suo corpo di rigenerare il sangue che le è stato tolto.. -
Nausicaa Ferro.
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Risposi alla domanda:Mi hanno attaccato nella foresta mentre ero intenta a scoccare la freccia verso un cervo-ricordai quel momento orribile-Me li ritrovai dietro la schiena..le femmine erano occupate a succhiarmi il sangue da tutto il corpo;i maschi mi graffiavano con le chele!-era come se il mio corpo stesse bruciando nel fuoco.Per la testa ero stata fortunata.
Mi sono salvata grazie a Ulisse,il mio lupo!Li ha distratti e io sono riuscita a ucciderne qualcuno anche se ero mezza svinita!-mi fermai lì ero stanca di parlare... -
Aki Miketsukami.
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Annuii capisco..In effetti non sono affatto delle belle creature..ed essendo creature scoperte di recente non si sa ancora come tenerli lontani.
Non ero mai stata attaccata da animali e quindi non sapevo come poteva sentirsi la professoressa ma..è stata davvero fortunata che Ulisse fosse li. E ora si riposi.Se ha bisogno di qualcosa, qualunque cosa, me lo dica sarei stata disposta anche ad andare a prendergli da bere se fosse stato necessario. Quando si trattava di pazienti diventavo molto più calma e tranquilla di come ero di solito.
Mi avvicinai all'uscio della porta e notai che non c'erano altri malati. Mi rivolsi verso il signor Felton e dissi gentilmente Allora, di cosa aveva bisogno?. -
Tom Felton.
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La seguii con passo svelto e poi vidi Nausicaa: stava davvero male! Vidi la Miketsukami in pochi secondi risanarla per bene e poi parlai quando ebbe finito
Victoria Silversea è stata portata qui stamattina per problemi di salute mentale e per salute mentale intendo pazzia da cruciatus. Adesso però sta sanguinando pericolosamente senza motivo e hanno detto che mi dovevo rivolgere a lei... Può aiutarmi???- dissi supplicante. I suoi problemi di salute mentale era pazzia provocata da cruciatus e con lei c'erano pure mia zia, mio zio e mio cugino
se può essere utile ci sono anche Adam, Anya e Thomas Silversea stesso motivo!- che bella famigliola eh?? Ma almeno anche se erano vegetali erano vivi o almeno lo speravo!. -
Aki Miketsukami.
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Ascoltai la storia di Felton e poi dissi Certo che posso aiutarla!
Osservai la situazione, non potevo di certo mollare la Ferro così, afferai il primo infermiere e dissi Può stare qua lei da questa paziente? entro un'oretta dovrebbe sentirsi meglio.
Mi recai all'archivio e intanto dissi Stamattina non ero in turno ma il mio collega dovrebbe avere scritto qui.....lessi velocemente..non c'era scritto quasi niente Ah, incompetente! Poi mi rivolsi a Tom La signorina Silversea e famiglia in che stanza sono ricoverati?. -
Tom Felton.
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Ero imbarazzato dato che non ne avevo la minima idea ma poi mi ricordai del gufo
questa mattina mi hanno detto che è stata spostata dalla camera 41, se non sbaglio nella camera 59! Naturalmente non mi hanno informato per bene quindi non so se sbaglio oppure no!- aggiunsi mortificato. Intanto notai di sfuggita una ragazza dai lunghi capelli biondi che cambiavano continuamente e mi venne in mente di dirle la particolarità
la ragazza è anche una metamorfomagus e dovrebbero essere venuti anche James e Natasha Felton come visitatori circa mezz'ora fa! Ah proposito non l'ho mai vista è tanto che lavora qui??? - quando venivo a trovare i miei zii lei non c'era mai ma forse ero io che non la vedevo! Boh!. -
Aki Miketsukami.
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Ascoltai il discorso e poi mi ricordai che avevo sentito di una metamorfomagus ricoverata. Annuii e dissi Si se non sbaglio è nella 59.
Ah proposito non l'ho mai vista è tanto che lavora qui???
Mi incamminai subito verso la camera e quando aprii la porta vidi alcuni infermieri intorno ad un lettino. No, lavoro qui da poco circa una settimana, ma solo da tre giorni mi permettono di curare le ferite più gravi.
Mi avvicinai e feci scostare gli infermieri. La ragazza era stesa nel letto immobile, se non fosse stato per il torace che si alzava ed abbassava velocemente si poteva dare per morta..ma fortunatamente non era così.
Sembrava che il sangue sgorgasse dalla pelle e non da ferite..Infilai un paio di guanti e, dopo avere pulito del sangue sulla tempia notai che si riformò una piccola goccia di sangue che diventava sempre più grande fino a colare verso i capelli...Mmmm..mormorai...feci le stesso con un rivolo di sangue sul braccio..stessa storia Sembra che abbia delle microferite piuttosto profonde, come se degli aghi l'abbiano infilzata andando in profondità.
Presi la bacchetta e la puntai contro la ragazza Le ferite in sé non sono gravi..ma essendo tante ha perduto un bel po' di sangue...l'unica cosa..non riesco a capire che cosa può avergliele causate.
Epismendo
In pochi secondi il sangue mise di sgorgare e un'altra è fatta Pulitela dal sangue perfavore dissi rivolta a due infermiere li vicino.
Mi rivolsi al signor Felton e dissi Sa per caso se la signorina Silversea aveva dei nemici? Magari qualcuno che la voleva....far soffrire molto? Una maledizione cruciatos non si lanciava certo al proprio migliore amico... -
Tom Felton.
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Alzai un sopracciglio e poi mostrai il braccio con il Marchio Nero alla Miketsukami
ehm questo basta come risposta!?? Gli Auror sono venuti a farci visita 4 giorni fa e da allora non l'ho più sentita! Solo ieri i signori li- e indicai i miei genitori- hanno detto che i miei zii erano qui per il resto non so nulla!- in poco tempo Victoria fu risanata anche se i suoi occhi rimasero vitrei e mi preoccupai ma non dissi nulla per non sembrare più allarmato di quello che ero. Insomma dovevo mantenere la mia dignità no??
se non sbaglio in questi giorni si stava allenando ma non siamo mai arrivati a questo punto! Magari quando si riprende e i suoi occhi diventano meno vitrei me lo faccio dire... Poi penso che arriverà un nuovo paziente!- aggiunsi mentre andava dai miei zii. Ma possibile che maghi esperti come loro adesso sono ridotti a mo' di vegetali??? Non riuscii a capire il come e il perché di quella loro fine!. -
Aki Miketsukami.
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Mi mostrò il marchio nero, distolsi lo sguardo ed alzai la manica per farlo vedere. Lo avevo anche io, ne andavo fiera certo, ma sapevo il rischio che correvo ad essere una mangiamorte.
Ora non c'è nient'altro che possiamo fare se non aspettare e sperare per il meglio dissi senza giri di parole.
Guardai "l'allegra famigliola" stesa sui lettini, tutti nello stesso stato.
Magari la ragazza no, ma sicuramente loro sono più esperti di me..come diavolo hanno fatto a finire così?!
Comunque, per quanto ne so io non può essere stato un auror a lanciargli la cruciatos..non sono vietate dal ministero? chiesi poi rivolgendomi al ragazzo..che poi in realtà era un collega mangiamorte..
Al San Mungo |
