Come la tela di un ragno.

I due morosi.

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  1. Genevieve Collins
     
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    Pomeriggio. Il primo pomeriggio veramente freddo di quell'Autunno. Genevieve si era ritrovata, senza sapere bene il perchè, a girovagare tra l'immenso parco della sua scuola. Era un periodo difficile per Wiseacres, quello. Il flusso di studenti era parecchio diminuito, e i tre presidi stavano cercando con tutte le loro forze un metodo per farla ritornare agli antichi splendori. Che il bene stesse trionfando sul male? Genevieve non avrebbe saputo dirlo, ma si augurava esattamente il contrario.
    Senza sapere come, la ragazza si ritrovò a vagare tra le calde e afose serre di Erbologia. Si, nonostante fuori si congelasse, li il caldo era tremendo. E l'odore... beh, l'odore era pessimo.
    Genevieve si portò una mano al naso, mentre avanzava con il suo solito passo elegante e regale, fino a giungere ad una pianta che l'aveva sempre incuriosita e affascinata: La Mandragola.
    Tra le grandi foglie di una di esse, un ragno aveva costruito la sua dimora. La ragnatela era enorme, e Genevieve restò affascinata dalla perfezione di quel lavoro.
     
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  2. Veronica Wright
     
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    Faceva un freddo tremendo e io mi ritrovai a girovagare per il castello senza un meta precisa. All'inizio ero stata dentro per un bel po' di tempo pensando a come poter far tornare la scuola al vecchio splendore, quello durante l'estate. C'erano molti modi, ma nessuno molto efficace.
    Mentre ero immersa nei miei pensieri mi ritrovai all'esterno della scuola. Mi stavo congelando, così mi comprii ancora di più con il mio giacchetto. Mi teneva davvero molto caldo.
    Il parco, il lago e la foresta era posti bellissimi, ma non cambiavano da un giorno all'altro, perciò mi ero stancata. Un posto dove invece ero stata pochissimo erano le Serre.
    Mi addentrai in quel posto praticamente a me sconosciuto e ad ogni passo rabbrividivo. Com'era possibile che solo poco tempo prima si stava bene a maniche corte e ora con i giubbotti?
    Mentre camminavo notai una figura solitaria, mi ci avvicinai e riconobbi Genevieve. Le andai in contro e le dissi sorridendo: Genevieve! Da quanto tempo! Come stai? Intanto tremavo come una foglia.
     
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  3. Daniel Bryan
     
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    Non mi sembrava vero.
    Quell'estate avevamo iniziato alla grande...avevamo un pazzesco afflusso di studenti e di maghi da tutto il Canada.
    Con l'inizio dell'autunno (e forse delle lezioni), tutto era svanito.
    Sara' davvero questo l'effetto traumatizzante che lo studio ha sui ragazzi?
    Ebbene si, mi dissi, ripensando ai tempi in cui lo scolaro ero io.
    Quel giorno avevo come al solito pattugliato gli esterni della scuola (come se ce ne fosse bisogno!).
    Entrai nelle serre, essendo l'ultimo luogo da controllare.
    Rimasi incredulo nel vedere Veronica, e soprattutto Genevieve.
    Con gli occhi sgranati mi avvicinai a loro e dissi: ''E cosi...volevate fare una riunione senza di me?''
    Esclamai col mio solito sorriso beffardo.
     
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2 replies since 29/10/2012, 21:36   28 views
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